OMS e salute pubblica Mondiale
Può davvero essere gestita da Istituzioni dichiarate indipendenti ma finanziate, in larga parte, da privati?
In prospettiva mondiale operano numerose organizzazioni nell’ambito della Sanità Pubblica.
Soprattutto negli ultimi anni, sempre più spesso, abbiamo sentito parlare di OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. L’OMS, fondata nel 1946 e operativa dal 1948, è la massima autorità che gestisce la salute all’interno delle Nazioni Unite
La gestione avviene tramite programmi di ricerca all’avanguardia che determinano standard su possibili pericoli per la salute e definiscono direttive che vengono convertite in leggi vincolanti per i 194 stati membri.
Inoltre, uno dei ruoli principali che ricopre L’OMS è di monitorare la situazione sanitaria globale e di intervenire in caso di emergenza; il loro obiettivo è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”.
La salute deve essere considerata come unità psicofisica, quindi definita come uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.
Chi finanzia l’OMS?
Le attività intraprese dall’OMS richiedono sostanziosi fondi, i quali derivano da due principali fonti: I contributi fissi (assessed contributions) versati dagli Stati Membri in base al proprio PIL, e i contributi volontari (voluntary contributions) che provengono dagli Stati Membri, ONG, fondazioni filantropiche, organizzazioni private e industrie farmaceutiche.
I contributi volontari sono fondi solitamente destinati a programmi e studi specifici, definiti e imposti dagli stessi donatori, come ad esempio sperimentazioni di cure o vaccinazioni.
Questo presupposto, condizionato da interessi privati, penalizza inoltre l’assemblea mondiale dell’OMS che non ha potere decisionale in merito ai progetti derivanti dai contributi volontari.
Risulta pertanto evidente che, se la maggior parte del bilancio deriva da contributi volontari specifici, l’autonomia decisionale di questa istituzione è senza dubbio limitata, come dichiarò nel 2014 al New York Times l’ex presidente Margaret Chan:
“Il mio budget è altamente vincolato, per questo viene indirizzato verso quello che io definisco gli interessi dei donatori”
Se i fondi di OMS, ma anche quelli di EMA e FDA, rispettivamente Agenzia Europea e Americana del Farmaco, dipendono, in gran parte, dall’industria farmaceutica e da fondazioni private, così come la ricerca scientifica in ambito sanitario, come ci si può fidare di queste istituzioni?
Il profitto delle case farmaceutiche
La recente presunta pandemia da Sars-Cov-2 ha dimostrato, sin da subito, che gli interessi economici dell’industria farmaceutica mondiale sono nettamente prevalsi sulla salute pubblica, indirizzando i finanziamenti prima e durante l’emergenza.
Difatti, qualche settimana prima che furono segnalati in Cina i primi casi di polmonite bilaterale da Sars-Cov-2 si svolse Event 201; un convegno in cui venne profetizzata e simulata una pandemia da coronavirus, finanziata, guarda caso, anche da Bill e Melinda Gates Foundation.
https://www.9mq.it/2023/02/17/event-201-pandemia-profetizzata-a-new-york-a-ottobre-2019/
Proprio come avvenne con la “simulazione”, durante la pandemia sono state osteggiate tutte le terapie farmacologiche domiciliari presenti in letteratura medica, dichiarandole finanche “illegali” a suon di ricorsi giudiziari, con l’unico obiettivo di introdurre e somministrare forzosamente un farmaco sperimentale definito impropriamente vaccino.
L’indiscutibile profitto delle case farmaceutiche dovrebbe essere privo da conflitti d’interesse che possano ledere la salute pubblica.
Ma è davvero così?
Controversie giudiziarie
La stessa Pfizer, industria protagonista in prima linea durante la campagna vaccinale Covid19, è stata parte in causa di svariate vicende giudiziarie, tra cui si evidenzia il “contenzioso di Kano”.
Una controversa vicenda durante la quale i profitti industriali furono anteposti alla salute di inermi bimbi in Africa, soggetti inconsapevoli di una sperimentazione umana non autorizzata.
https://it.wikipedia.org/wiki/Contenzioso_di_Kano
L’esigua trasparenza di OMS e industrie farmaceutiche erano già state prese in esame da un giornalista del British Medical Journal durante la pandemia da virus dell’influenza suina H1N1.
Quest’ultimo aveva condotto un’indagine investigativa in merito al possibile conflitto d’interesse tra l’autorità sanitaria e le case farmaceutiche per la produzione di vaccini e farmaci antivirali.
https://www.saluteinternazionale.info/2010/10/pandemia-interessi-e-conflitto-di-interessi/
Infine, durante una recente puntata di “indovina chi viene a cena” del 23 marzo 2024, il dottor Franco Bernino, uno dei massimi esponenti italiani esperti di nutrizione afferma:
“Io lavoravo per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e i finanziamenti erano solo i finanziamenti degli Stati, adesso, credo che i finanziamenti privati siano la maggioranza, per cui non possiamo più fidarci dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.”
Henry Gadsen, direttore negli anni settanta dell’azienda Merck, nota casa farmaceutica tedesca, dichiarò: “Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere i nostri prodotti a chiunque“.
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Elisa Cavazzini, Athos de La Fère