Inchiesta Covid-19 – Audizione Martedì 8 Ottobre 2024
Martedì 8 Ottobre si è riunita a Roma presso Palazzo San Macuto la Commissione Parlamentare di inchiesta Covid-19.
L’inchiesta punta a fare piena luce sulla gestione generale dell’emergenza sanitaria causata dalla – presunta – diffusione epidemica del virus Sars-Cov-2, in particolare del marzo 2020. Video.
La giornata era densa di appuntamenti, ma noi ci soffermeremo solo sull’audizione serale; auditi l’associazione Sereni e sempre uniti, l’associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C) e il sindacato Anaao Assomed.
Oggi sono rappresentante di un’intera comunità ferita, devastata e tradita… Siamo qui a denunciare una catastrofe umana e sociale che lo stato ha causato con scelte deliberatamente scellerate…
Hanno lasciato che migliaia di persone morissero, consapevoli e
terrorizzati, in un isolamento agghiacciante, senza poter stringere la mano di un caro, senza il conforto di un volto familiare accanto, senza poter dire addio con dignità.
Alessia Petralia, associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C)
Inchiesta Covid-19 – associazione Sereni e sempre uniti.
La prima relatrice serale è l’avvocato Consuelo Locati, portavoce delle vittime Covid in Val Seriana (BG). Ha incentrato la sua relazione sulla mancata attuazione dei piani pandemici, peraltro obsoleti, e delle zone rosse, “non istituite a causa di ragioni economico-commerciali”.
Un’affermazione che ha scatenato “le ire” dell’ex premier Giuseppe Conte e una discussione – a mio avviso – tanto sterile quanto improduttiva.
Davvero, dopo 4 anni, dobbiamo assistere a teatrini tanto nauseanti? Link.
L’avvocato Locati, senza dubbio, esponeva la tesi della Procura di Bergamo.
I magistrati, che incentrarono la loro inchiesta sulla mancata istituzione delle zone rosse in Val Seriana, indagarono Conte e l’ex Ministro della Salute Speranza. Link.
Alcuni mesi dopo, tuttavia, il tribunale di Brescia archiviò le loro posizioni.
Inconsciamente però, archiviarono anche i vari “dogmi pandemici”, inculcati violentemente per anni nelle menti delle persone.
Sono state imposte misure restrittive senza logia, forzate da dati e report ormai notoriamente falsati e gonfiati, senza trasparenza e senza coerenza.
Il lockdown ha svelato l’assurdità e l’arbitrarietà delle misure imposte.
Alessia Petralia, associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C)
Lockdown inutili e dannosi: le violente imposizioni “mascherate” da misure sanitarie indispensabili.
Lockdown e zone rosse non salvano vite umane!
L’inatteso documento arriva dal Tribunale di Brescia che ha così archiviato il procedimento penale a carico dell’ex premier Conte e dell’ex ministro della Sanità Speranza.
Tra le varie motivazioni emerge chiaramente la mancanza del nesso di causa tra le morti e le mancate chiusure.
«È noto, infatti, che la possibilità di contrarre il virus tramite contatti con persone infette non è mai stata esclusa neppure all’interno delle zone rosse».
I magistrati, inoltre, giudicano lockdown e zone rosse lesivi dei diritti costituzionali.
«L’istituzione di una zona rossa comporta il sacrificio di diritti costituzionali quali:
il diritto al lavoro (art 1 e 4), di circolazione (art 16), di riunione (art 17) e di culto (art 18).
Prevedendo poi la chiusura delle scuola, il diritto allo studio (34).
Infine, limitano il diritto di iniziativa economica (art 41)».
I lockdown, peraltro, «creano ricadute gravissime in termini di occupazione, di crisi sociale e di produzione del Pil nazionale». Link.
Perché l’avvocato Consuelo Locati ha scelto una tematica ormai obsoleta, peraltro “demolita” sia scientificamente che giuridicamente?
Perché nessun’altra tematica è stata introdotta all’audizione di inchiesta Covid-19?
Inchiesta Covid-19 – sindacato Anaao Assomed.
“Abbiamo operato sempre nel rispetto della scienza e dei pazienti“. Link.
Una relazione fortemente politicizzata, quella della dott.ssa Chiara Rivetti segretario regionale Piemonte di Anaao Assomed, dalla quale, purtroppo, emerge una realtà del tutto distorta.
Molte affermazioni prive di studi, evidenze scientifiche e dense di dogmi pandemici.
Chi ha orchestrato questo caos e a che scopo?
I cittadini sono stati trattati come sudditi, schiacciando ogni tentativo di dialogo, ogni legittimo dissenso, tacciando chiunque osasse porre domande di essere pericoloso o antisistema..
Alessia Petralia, associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C)
E’ sicura, dott.ssa Rivetti, che il protocollo Paracetamolo (tachipirina) e vigile attesa, che non ha avuto riscontri negli altri grandi Paesi europei, possa essere stato “un operato rispettoso della scienza e dei pazienti”? Link₁. Link₂.
Le linee guida dell’OMS, indicate nel 2022 dal medico Maria van Kerkhove, (capo del team tecnico anti-Covid-19), sostengono che «è molto raro che un asintomatico trasmetta il coronavirus». Link.
Alla luce di questa indicazione, contestata unicamente in Italia dai noti “viro-star“, su quale base medico-scientifica ha potuto riferire in Commissione di inchiesta Covid-19 che: «il COVID si è diffuso proprio perché tu sei infettivo prima di sviluppare i sintomi… altrimenti non si sarebbe diffuso in una maniera così estesa»?
Per quale oscuro motivo, infine, nonostante la sua affermazione è stata ampiamente smentita sin dal 2020, sostiene, “…era un virus nuovo, non c’è ancora adesso, a parte il vaccino, una cura mirata…“?
Vorrei ricordarle che, solo in Italia, si contano a centinaia i medici che hanno curato e curano, in scienza e coscienza, i loro pazienti, peraltro privi di decessi e ricoveri ospedalieri.
Una di questi medici è la Dott.ssa Maria Grazia Dondini… Video.
Inchiesta Covid-19 – Associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C).
L’ultima audizione della serata è stata quella di Alessia Petralia, presidente dell’associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C).
L’unica ad aver riportato nell’aula la realtà vissuta da migliaia di italiani, vittime a causa del “protocollo della morte“, conosciuto come Tachipirina e vigile attesa…
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Athos de La Fère