Cambiamento climatico: il vero volto delle “politiche UE”
Il grande inganno del cambiamento climatico globale.
L’inchiesta del quotidiano olandese “De Telegraaf” svela lo scandalo Timmermans relativo al cambiamento climatico globale.
L’ex vicepresidente della Commissione Europea avrebbe finanziato gruppi ONG con lo scopo di propagandare l’agenda green; finti ambientalisti incaricati di indirizzare le politiche UE, piegandole a interessi delle “multinazionali green”. VIDEO.
Questa ingannevole propaganda danneggiò principalmente agricoltori e allevatori, etichettati come unici responsabili degli effetti dell’uomo sul clima globale.
Tuttavia, i media mainstream continuano a chiamare “ambientalismo” questa criminale menzogna chiamata emergenza climatica globale. Chiariamola definitivamente! VIDEO.
Il cambiamento climatico globale.
E’ caldo, i ghiacci si stanno sciogliendo, i mari s’innalzano, le tempeste sono in aumento, la siccità si abbatte ovunque, ed è tutta colpa tua! Paura? Non devi… non è vero!
L’allarme sul riscaldamento globale è mascherato da “scienza”, ma è soltanto propaganda!
Il cambiamento climatico causato dall’uomo non è una semplice teoria sul clima; è divenuto un incessante dibattito politico-sociale che caratterizza la nostra società.
Nonostante migliaia di scienziati hanno dimostrato che non c’è nulla d’insolito riguardo alle attuali temperature, gli attivisti sostengono che il tempo del dibattito è finito; ogni controversia risulta loro infondata e pericolosa. Ma il clima della Terra è in continuo mutamento, da sempre!
Le prove scientifiche, semplicemente, non giustificano la narrazione secondo la quale il clima è modificato a causa della CO2. Lo stesso assunto fondamentale dell’intera teoria del cambiamento climatico dovuto all’uomo, si dimostra palesemente falso!
Nella storia della Terra ci sono stati periodi con una concentrazione di CO2 fino a dieci volte superiore a quella di oggi; se la CO2 avesse un impatto notevole sul clima, si vedrebbe nelle ricostruzioni delle temperature.
Professor Nir Shaviv
Insitute of Phisics University of Jerusalem
La narrazione dei media, tuttavia, sostiene incessantemente che il “cambiamento climatico provocato dall’uomo” è comprovato oltre ogni ragionevole dubbio…
Le notizie mainstream di ogni giorno diventano sempre più irreali e apocalittiche.
C’è perfino una grande intolleranza per qualunque voce dissidente; il surriscaldamento globale è un nuovo tipo di moralità da rispettare, a loro dire, unanimemente riconosciuta. Nonostante la frenetica propaganda, sono sempre più numerosi i climatologi nel mondo i quali sostengono che le basi scientifiche della teoria stanno sprofondando…
Il Gruppo Intergovernativo IPCC.
La narrazione dei cambiamenti climatici causati dall’uomo non è una teoria scientifica “normale”.
I media la presentano come una “dottrina autoritaria”, sostenuta da un’importante organizzazione internazionale: il “Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico” (IPCC). Si narra che l’IPCC sia composto di 2500 dei migliori scienziati al mondo ma, controllando le biografie dei membri, si scopre che è un’indicazione palesemente falsa.
Nell’organizzazione internazionale, infatti, è presente un numero elevato d’individui che non possiedono le “caratteristiche di scienziati”, come giornalisti, politici e attivisti.
Non tutti però erano in accordo con le conclusioni di questo “dogma religioso”; nonostante le dimissioni, i loro nomi compaiono comunque tra i 2500 scienziati migliori al mondo.
L’IPCC, come tutti gli enti “ONU”, è un’organizzazione politica e le sue valutazioni scientifiche sono politicamente condizionate.
Così è stato deciso di proclamare un’emergenza climatica mondiale, sostenere che i migliori scienziati al mondo siano in accordo tra loro e infine diffondere tale teoria dogmatica.
Questa è la storia di come la paura per un disastro climatico globale è diventata un’ideologia, un movimento economico-politico globale.
Chiunque osi discostarsi dalla teoria emergenziale climatica è censurato, deriso e screditato.
Breve storia del clima terrestre.
Durante la lunga storia della Terra ci sono stati innumerevoli periodi in cui è stato molto più caldo o molto più freddo rispetto a oggi.
Il clima è in continuo mutamento, nonostante l’assenza di “inquinanti attività umane”.
Possiamo collocare l’inizio dell’attuale tendenza al riscaldamento a circa 200 anni fa, che coincide con la fine di un periodo denominato dai climatologi come la “Piccola Era Glaciale”.
Prima di questa era fredda troviamo un periodo in cui le temperature erano molto più alte di oggi, denominato “Periodo Caldo Medievale” e caratterizzato da grande prosperità.
Andando ancora indietro nel tempo, prima del Periodo Caldo Medioevale, troviamo ancora periodi molto caldi, tra cui “l’Età del Bronzo”. Noto ai geologi come “Massimo Olocenico”, fu un periodo in cui le temperature erano molto più alte di oggi, per un periodo di oltre 3000 anni!
Le variazioni del clima nel passato sono chiaramente di origine naturale, quindi perché oggi dovremmo sostenere che sia causa dell’uomo?
Non si può dire che sia imputabile all’anidride carbonica (CO2) l’aumento delle temperature globali, sicuramente non è mai successo in passato; i campioni di giacchio, difatti, dicono esattamente l’opposto.
Possiamo affermare, quindi, che il riscaldamento terrestre produce l’aumento della CO2.
Professor Tim Ball
Dept of Climatology University of Winnipeg
La società industriale
L’attuale allarme climatico è imputato alla nostra società industriale.
Le nuove tecnologie hanno reso la vita sempre più confortevole e ricca, ma sono davvero le responsabili del cambiamento climatico? Secondo questa teoria, la crescita industriale, quindi il notevole aumento della CO2, è responsabile dell’innalzamento delle temperature.
In seguito alla Seconda Guerra Mondiale avvenne il maggiore sviluppo industriale; beni di consumo come frigoriferi, lavatrici, TV e automobili iniziarono a essere prodotti in massa.
Dalla metà del XIX secolo la temperatura della Terra è aumentata di circa 1/2 grado ma questo riscaldamento è iniziato molto prima che automobili e aerei fossero inventati.
Un periodo in cui la produzione industriale, quindi di CO2, era insignificante.
Se l’aumento delle temperature fosse, in qualche modo, collegato al “boom economico post-bellico”, in quel periodo si sarebbero dovute innalzare rapidamente.
Questo, invece, non è accaduto; al contrario, sono diminuite per poco meno di quaranta anni! I fatti oggettivi non rispettano assolutamente la teoria!
La CO2 inizia ad aumentare drasticamente intorno al 1940 ma le temperature, in effetti, diminuirono dal 1940 al 1975. Quindi possiamo apprezzare la relazione opposta: la CO2 aumenta rapidamente ma le temperature diminuiscono.
Professor Syun-Ichi Akasofu
Director, International Artic Research Centre
Conclusioni
Allora perché allora si suppone che la CO2 sia responsabile dei cambiamenti climatici?
E’ dimostrato scientificamente che esiste una relazione tra riscaldamento terrestre e CO2; quest’ultima, però, aumenta come conseguenza dell’innalzamento delle temperature.
La CO2, inoltre, costituisce una minuscola parte dell’atmosfera terrestre.
In percentuale, rispetto a tutti i gas presenti nell’aria (azoto, ossigeno, acqua, idrogeno, argon…) è solo dello 0,04%.
Da questa percentuale dobbiamo poi ricavare la parte che si presuppone sia creata dall’uomo: si ottiene un esiguo esubero che è l’assunto illogico di questa ideologia emergenziale…
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Athos de La Fère