2025: Che fine ha fatto il buco dell’ozono?
Il mito del buco dell’ozono.
Nel vasto panorama del clima e dell’ambiente, pochi argomenti suscitarono tanto clamore quanto il celebre buco dell’ozono.
Scoperto nel 1974 dal professor Frank Sherwood Rowland, divenne, da li a pochi anni, una rivelazione allarmante. Il suo studio, pubblicato su Nature, annunciò che alcuni gas artificiali, i clorofluorocarburi (CFC), stavano distruggendo lo strato di ozono sopra l’Antartide.
Oggi si parla ancora di un grave problema ambientale, di natura umana: tuttavia numerose voci “fuori dal coro” suggeriscono che, in realtà, sia una sorta di mito…
Cosa accede davvero con questa controversa questione?
Che cos’è l’Ozono?
L’ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno, formula chimica O3.
In natura si trova negli strati alti dell’atmosfera, detta “stratosfera“; una fascia protettiva nei confronti della radiazione ultravioletta (UV) del sole.
L”ozono è indispensabile alla vita sulla Terra poiché impedisce il passaggio dei raggi UV, pericolosi per la nostra salute.
L’ozono si forma quando una molecola di ossigeno O2 è spezzata dalla radiazione solare più energetica (raggi UV e X); i due atomi singoli (O + O) quindi si legano ciascuno ad una molecola di ossigeno (O + O2) formando l’ozono (O3).
Che cosa causa il buco dell’ozono?
Una parte del mondo politico-scientifico, purtroppo, ha la presunzione di far credere all’opinione pubblica che l’uomo sia responsabile di qualunque evento climatico.
Il buco dell’ozono è un problema che riguarda la nostra atmosfera; più precisamente si tratta di una riduzione dello strato di ozono ed è molto importante capire cosa lo causa.
Ma cosa ha provocato il buco nell’ozono?
A tutti noi è stato insegnato che la causa principale è attribuita a sostanze chimiche chiamate clorofluorocarburi (CFC).
Questi gas, usati in molti prodotti come spray per capelli, frigoriferi e sistemi di aria condizionata, rilasciati nell’aria salgono in alto fino allo strato di ozono. Qui, con l’aiuto della luce solare, questi gas rompono le molecole di ozono, riducendo così la sua quantità.
La soluzione a questo grave problema è iniziata nel 1987 in seguito a un accordo internazionale: Il Protocollo di Montreal. Con questo documento, creato per proteggere l’ambiente, ogni nazione si è impegnata a ridurre ed eliminare le sostanze chimiche denominate CFC.
Molti studiosi, tuttavia, smentiscono tale tesi…
Uno dei quali è il Professor Pier Paolo Talamo, docente presso un Istituto tecnico aeronautico in Puglia e divulgatore scientifico.
Il suo articolo, pubblicato su “MeteoLive“, descrive come i media possono alterare la realtà.
La maggioranza ritiene che la messa al bando dei CFC, decisa con il Protocollo di Montreal del 1987, abbia gradualmente ridotto il buco dell’ozono.
Invece è la radiazione solare (UV) l’unico responsabile della presenza di ozono in atmosfera. Mappa dell’ozono. Link.
Conclusioni
Verificato che i CFC distruggono l’ozono è stato corretto nel 1987 proibirne l’uso; ma davvero l’uomo è l’unico responsabile di qualunque evento climatico?
Ad esempio, perché non sono mai stati presi in considerazione studi delle attività vulcaniche o dell’attività solare? Il sole: l’energia insostituibile nella creazione dell’ozono.
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Athos de La Fère